VILHELM – To my Father 20ml

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  Revolution è una fragranza che permea la pelle e si accumula sulle emozioni umane durante il giorno. Si fonde, lasciando un’aria di mistero e intrighi intorno al corpo.

  “Le strade di Parigi durante la Rivoluzione 
francese, un odore di fumo e di polvere 
da sparo. Rabbia ed emozioni intense 
sulle facce della folla. Le case sono in
 fiamme e l’acciottolato inondato d’olio: i
cavalli nitriscono; i loro cavalieri, sudati,
sono vestiti di pelle nera. Un tocco
 d’incenso alleggerisce l’aria, lasciando 
intendere che la pace è vicina”.

  Revolution cattura un momento storico:
 un periodo in cui i profumi erano grezzi e 
si spandevano ovunque. La storia è viva 
in questa composizione in cui regnano il
 fumo, il legno, il cuoio e l’incenso.
  E tut
tavia sono gli elementi moderni presenti 

nella formula a fare respirare il profumo.
 Una sorta di armonia nasce da queste

 note contrastanti, lasciando in sotto
fondo un raffinato e nitida fragranza di

 legno affumicato che rimane sulla pelle.

   

  note:

  Elemi, Angelica, Cedro, Papiro, Ginepro, Incenso, Cisto, Opoponax
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  19-69

  19-69 – Kasbah

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  Kasbah è un profumo orientale avvolgente come una coccola e persistente. Kasbah si ispira alla scena delle feste colorate e creative di Marrakesh durante gli anni ’60 e ’70 quando, in estate vi si trasferivano vari personaggi del jet-set come Yves Saint Laurent e Mick Jagger.

   

  Il profumo è di base legnoso e accogliente con morbide spezie orientali dove le note di miele bianco marocchino, ambra e vaniglia si fondono creando un trinomio spettacolare dando una scia importante, dolce e inebriante ma senza diventar stucchevole.

   

   

   

  note:

   

  TESTA: Arancia dolce, Lime maturo, Miele bianco.

  CUORE : Geranio, Ambra, Patchouli.

  FONDO: Vaniglia, Fave Tonka, Legno di Guaiaco, Accordo di Cuoio, Legno di Sandalo.

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  Un tributo al viaggio dell’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria in India:

  Ospite del Maraja di Chowmahalla, dopo un torneo di caccia alla tigre cavalcando elefanti, venne imbastito nel sontuoso banchetto a palazzo: Sigari e Liquori vengono serviti sotto l’umidità dei portici. Un profumo ambrato opulento dai sentori caldi, note tabaccate terrose si fondono con la dolcezza della frutta secca il tutto sfarzosamente incorniciato da accordi legnosi e cuoiati.

   

   

   

  Note:

  Pistilli di Zafferano, Prugna Secca, accordi di Rhum, Bergamotto, Cuoio Vintage, Davana, Cisto, Legno di Quercia

   

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  19-69

  19-69 – Chinese Tobacco

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  100 ml  

   

  Questa fragranza riprende i film leggendari come Indochine e Apocalypse Now. Riflessi dei distinti contrasti dell’Asia. L’Oriente incontra l’Occidente, il Vecchio e il Nuovo.

   

  C’è la freschezza degli agrumi, la profondità e la morbidezza della vaniglia, dell’incenso e il tocco inconfondibile del tabacco orientale tipico per il suo allure non smodatamente fumoso.

   

  Dall’apertura arrivano toni secchi e speziati colmi di sensualità passando poi per le resine tra cui spiccano l’ambra insieme all’oud che proiettano un’aurea risolutamente elegante.

   

   

  note:

   

  TESTA: Bergamotto, Tabacco, Pepe Rosso, Limone.

  CUORE: Zenzero, Coriandolo.

  FONDO: Incenso, Legno di Cedro, Vaniglia, Catrame, Oud, Vetiver.

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  Una sontuosa fragranza orientale con tratti gourmand, ispirata ai quadri di Delacroix.

  Qui, in un oriente opulento, donne voluttuose, riccamente vestite e adornate, mollemente adagiate su cuscini soffici e tappeti preziosi, abitano regge lussuose piene di cibi deliziosi e danno vita all’harem.

  Or du Sérail è il ritratto olfattivo irresistibile di questo luogo misterioso e sensuale che si apre con note liquorose e gourmand.

  Un finale di profumo tondo, cremoso, ricco e sontuoso, una prelibatezza per gli intenditori con una sfaccettatura di tabacco biondo che vela un paniere di frutti esotici. Un trinomio sublime tra vaniglia, ambra e muschio.

   

  Note: mela, davana, mango, frutti rossi, rum, arancia dolce, cera d’api, salvia, cocco, ylang-ylang, ambra, cedro, labdano cisto, mate, muschio, tabacco, vaniglia.

   

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  Meo Fusciuni

  MEO FUSCIUNI – L’Oblio

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  100 ml  

   

  Le note olfattive luminose e aspre aprono questo lavoro, una luce vibratile e intensa, come labirinto lucente.
  Nel cuore lo sguardo è sereno, fluttua nel corpo liquido del grande fiume, nel silenzio, nell’anima vegetale.
  Fino ad arrivare alla fine, lo stato terreno e polveroso dell’oblìo.

   

  In questo profumo il tempo ha un corpo di quiete e ne rappresenta la sublimazione, la forte luce iniziale ti trasporta sulle rive del grande fiume, radicato, spirituale e malinconico.
  Quasi a dimenticarsi del perché di questo viaggio, racchiuso in una spirale di emozioni, l’uomo è ancora lì, nel suo oblìo.

   

  L’oblio raggiunge una sorta di beatitudine dello spirito.
  Il profumo diventa odore psichico e ti trasporta in un limbo, in un labirinto di polvere, dove tutto si dimentica.
  Pace e dimenticanza, beatitudine e meditazione.

   

  Ascoltando soltanto il mio cammino, la mia ricerca prosegue, segni che appaiono durante limbici momenti, perso nel mio mondo. Attraverso il suono e la meditazione di lunghi tempi, l’odore diventa radicamento.
  Oblìo e memoria olfattiva.

   

  “Ho percorso un lungo viaggio, cercando qualcosa che fosse realmente speciale. Tante sono state le influenze fisiche e spirituali: un viaggio in Cambogia, le lunghe navigazioni sul Mekong, la minuziosa ricerca di materie prime, lo studio della memoria olfattiva come inizio di ogni processo di creazione.

   

  Alla fine di questo cammino ho capito che non volevo più ricordare, volevo solo perdermi nell’oblìo della mia ricerca, e stare in quiete. Dimenticare era diventata la mia salvezza, la mia pace.

   

  Vorrei che le persone si perdessero in questo profumo, come in un labirinto dove non ci sono appigli, vorrei che ognuno si lasciasse solo trasportare, come su un battello, nella notte, senza luci, sul grande fiume, dove non si vedono le sponde; la bellezza dell’odore della natura e il silenzio della notte”.

   

  “E se il bene dell’uomo fosse dimenticare, anziché ricordare?” 

   

   

  note:

   

  Incenso, Iris, Mate, Elicrisio, Tabacco, Oakmoss, Sandalo, Legni sacri, Accordi polverosi, Muschio di Quercia